| INTERVISTA ESCLUSIVA A COACH KARMINE:
Coach buongiorno; fino ad oggi, Summer League e Amichevoli incluse, che idea si è fatto di questa squadra?
Siamo senz’altro una buona squadra, giochiamo un’ottima pallacanestro, ma pecchiamo di discontinuità, che sembra essere il nostro grande difetto. Non riusciamo ad imporci a certi livelli ed alterniamo buone prestazioni a prove quanto mai negative. Nelle amichevoli e nella summer abbiamo perso delle partite di pochi punti e questo non posso esclusivamente imputarlo ai miei ragazzi, ma anche alla cabala che non sempre ci è stata vicina. Tuttavia, abbiamo ottime capacità e molte prestazioni, soprattutto le ultime tre, stanno dimostrando nuovamente il nostro valore. Se ci mettiamo la grinta necessaria, allora possiamo dire la nostra con assoluta certezza.
Quale sono le difficolta' che la sua squadra ha avuto finora?
Abbiamo riscontrato le maggiori difficoltà appunto nella discontinuità, nell’incapacità di esprimere un buon basket sempre e comunque a prescindere dal risultato. Un altro problema credo sia stata anche la cattiva forma di alcuni giocatori; molti atleti non erano al top della forma e hanno subito le normali difficoltà nel corso di amichevoli e partite di Summer League. Sono stato, infatti, più volte costretto a cambiare le carte, pur contro la mia volontà, al fine di garantire unicamente il recupero e la salavaguardia della forma precaria di alcuni ragazzi. Ma questi sono problemi che non mi spaventano, andremo in ritiro e, allenandoci sodo tutti insieme, con l’ottimo staff che abbiamo a disposizione recupereremo anche dal punto di vista della condizione fisica.
Qual'e' il segreto della vostra forza?
E’una domanda assai frequente a cui ho risposto e continuerò a rispondere sempre alla stessa maniera: il cuore. Ogni schema, ogni strategia, qualsiasi “segreto” tecnico è nullo al cospetto dell’impegno con cui dobbiamo scendere in campo sempre e comunque. Quando abbiamo costruito la nuova squadra, pur puntando su giocatori con contratti annuali, la nostra prima richiesta era semplice: l’attaccamento alla maglia sempre e comunque. Chi aveva intenzione di venire a Napoli doveva venire a giocare al 110%, senza nessun pretesa se non quella di giocare una pallacanestro “operaia”. Un gruppo pronto a soffrire e a combattere, questo è il segreto della mia Napoli.
Quali saranno gli obiettivi personali e quelli della ELDO del prossimo anno?
Il mio più grande successo personale sarebbe creare un gruppo di giocatori che sappia di nuovo entusiasmare questa città, che sappia tornare a far sognare i napoletani, che sappia riempire il nostro palazzo. Creare un ambiente nel quale si aspetti il giorno della nostra partita per sostenere con tutto sé stessi la squadra. Questo sarebbe il più grande successo personale. Per quanto riguarda la squadra non parlo assolutamente di obiettivi; credo e ribadisco che il nostro, mai come quest’anno, sia un campionato talmente ben assortito ed equilibrato che è impossibile esprimere un giudizio tanto meno fare un pronostico su chi la spunterà. Puntiamo semplicemente a giocare con tutti al massimo, far sudare i nostri avversari, fare una pallacanestro vivace e avere sempre e comunque la convinzione di non essere inferiori a nessuno.
Questo puo' essere l'anno buono per la sua squadra?
Se si lavora bene, si gestiscono opportunamente i momenti difficili della stagione che, giocoforza, si verificano ovunque, se si va sempre in campo con gli occhi giusti e si ha la giusta dose di fortuna, beh, allora sarà l’anno giusto.
La parola scudetto è proibita?
Assolutamente no. Non siamo scaramantici né tanto meno così audaci da affermare per stravincere contro chiunque. Sono fiducioso nella mia squadra e credo che, esprimendoci al meglio, per il titolo ci siamo anche noi. Le grandi sfide non mi spaventano e non devono spaventare neanche i miei ragazzi. In campo voglio gente che sappia soffrire.
Come vorrebbe la sua squadra?
Determinata sempre e comunque, nel bene e nel male, capace di rialzarsi anche nei momenti più difficili, consapevole del proprio valore. In più vorrei una squadra unita, uno spogliatoio che sappia gestirsi fuori e dentro il parquet. Ma, a tal proposito, credo di essere stato accontentato: i miei ragazzi sanno fare quadrato e, insieme, abbiamo già costruito un ottimo gruppo nonché una salda base su cui lavorare.
Sono previsti altri colpi di mercato nel suo Roster?
Il nostro mercato è ufficialmente chiuso da un bel pezzo. Abbiamo ricostruito e migliorato notevolmente il nostro roster; ora abbiamo creato il giusto gruppo e non abbiamo bisogno di ulteriori innesti. Sono convinto che i ragazzi che sono oggi a Napoli non faranno rimpiangere nessuno e mostreranno di essere quelli giusti per questa piazza.
Quale giocatore della Lega che vorebbe nella sua squadra?
Abbiamo giocato molte amichevoli e partite ufficiali e sicuramente di talenti ne ho visti tanti, basti pensare a gente come Wood o Gallinari, ragazzi capaci di vincere partite da soli e trascinare la squadra nei momenti più difficili. Senz’altro i due citati mi hanno particolarmente impressionato, ma non posso tralasciare neanche Ford di Montegranaro, sicuramente altro giocatore capace di fare la differenza.
Al Draft su chi o quale ruolo punterete?
C’è ancora molto tempo da qui al draft ed è difficile sapere su quale scelta ci toccherà puntare, visti gli sviluppi che può avere il nostro campionato. Tuttavia, a primo appunto, ci muoveremo senz’altro in direzione ala grande-centro, per cui un giocatore che possa, eventualmente, garantirci ulteriore sostanza e pressione sotto le plance.
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